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Nasce il nuovo Presidio “Jan Kuciak e Martina Kusnirova” di Alessandria

Sabato 26 ottobre il primo presidio studentesco dell’Alessandrino di Libera è stato ufficialmente “battezzato” a Torino.
Per anni si è lamentata la mancanza di un presidio studentesco, e questo è stato il motivo che ha spinto l’associazione a creare un progetto in collaborazione con il liceo Saluzzo Plana.
Così, il 21 marzo 2019, nasce il presidio Ján Kuciac e Martina Kusnirova, il cui nome ricorda il giornalista slovacco 27enne ucciso il 22 febbraio dell’anno scorso insieme alla sua fidanzata Martina.  L’uomo si occupava delle indagini sulla gestione di fondi strutturali dell’Unione europea nel suo paese, e tra le sue ultime investigazioni, stava lavorando su una probabile connessione tra il governo slovacco e la ‘ndrangheta.

A presentare il presidio e i suoi obiettivi sono i ragazzi stessi:
“Speriamo di poter creare eventi sportivi e artistici che possano legare la scuola al presidio e di sfruttare al massimo i beni confiscati del territorio”, afferma Fabio Lenti, uno dei due giovanissimi referenti. “Ci stiamo inoltre preparando per il 21 marzo 2020. Ogni 21 marzo, Libera celebra la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Quest’anno si terrà a Palermo un ritrovo nazionale, e per noi è molto importante partecipare.”

A parlare delle connessioni tra mafia e gioco d’azzardo è invece Arianna di Pascale: “L’anno scorso ho partecipato al Progetto Giovani, un progetto di crescita personale e culturale organizzato dall’associazione Cultura e Sviluppo. Tra le tematiche trattate, abbiamo anche parlato di mafia e gioco d’azzardo; ci siamo informati e i numeri ci hanno lasciati impietriti. Un milione e mezzo di giocatori solo in Piemonte, che ogni anno perde più di un miliardo di euro. È stata proprio la mafia a introdurre le prime macchinette in Italia, in quanto fonte di guadagno facile.”

“Grazie a Libera abbiamo avuto la possibilità di parlare con tre giocatori patologici e di visitare Cascina Saetta, primo bene confiscato alla ‘Ndrangheta in provincia di Alessandria, ora riutilizzato a scopi sociali ( agricoltura acquaponica). Il cammino verso la legalità è ancora molto lungo, ma ci auguriamo di trovare una partecipazione sempre più numerosa.”

Arianna di Pascale

L’iniziativa è parte del progetto “Arte Natura e Innovazione Sostenibile”, cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, bando contributi 2018.


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