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Mafie da subire o mafie da scoprire? Il punto di vista della psicologia e della psicoterapia su vittime e organizzazioni criminali.

alboranAlessandria, 15 maggio 2015. Teatro Parvum. L’emergenza corruzione non è mai stata così grave, come confermano gli ultimi scandali e il grido di allarme delle massime autorità dello stato. Alcuni di questi fenomeni si inseriscono all’interno del più ampio quadro di organizzazioni (la mafia, l’ndrangheta, la camorra) che, da anni, prima nell’ombra del mondo criminale ed oggi, anche attraverso la conquista di un’apparente legalità all’interno del mondo della politica, della finanza e delle realtà istituzionali, esercitano il loro potere sul nostro paese.
L’iniziativa proposta dall’associazione Alboran, in collaborazione con ASL AL, SIPsA, Libera Alessandria e Parcival,  ha lo scopo di raccontare come nasce, si sviluppa e prospera un fenomeno che minaccia il futuro di ognuno di noi, oltre che delle istituzioni che ci governano.

Qui la locandina

I relatori tenteranno di aiutarci a comprendere le molteplici sfaccettature psicologiche, oltre che antropologiche e sociali sulle quali si radicano tali organizzazioni e ad entrare nel complesso rapporto tra vittima e sistemi criminali, tra imprenditori, politici e criminalità organizzata, ma anche gli eventi e le motivazioni che hanno consentito alle vittime di rompere il silenzio, utilizzando, per guidare la propria ribellione, valori profondi quali difesa di sé, del proprio onore e della propria libertà che le mafie avevano radicalizzato facendone strumenti di sopraffazione.
Sostenuti dai dati di un lavoro che dura ormai da anni, ci offriranno l’opportunità di conoscere sia le caratteristiche psicopatologiche di chi fa parte di una famiglia mafiosa, sia le ricadute psichiche che tali organizzazioni hanno sui cittadini e sulle comunità e ci offriranno un sintetico spaccato di quanto emerso dalle loro ricerche.

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