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“Lenuccia, una partigiana del Sud”, il 17 febbraio a Silvano d’Orba (AL).

E’ una delle ultime produzioni di Rosario Esposito La Rossa, con Vodisca Teatro. Ha debuttato al teatro Sancarluccio di Napoli nell’aprile 2013 ed è stato portato in tournée in numerose città del Nord, come Cuneo, Alba, Vercelli, Novara. Lenuccia, ovvero Maddalena Cerasuolo, è stata una delle protagoniste delle Quattro giornate di Napoli, l’insurrezione di circa 2000 napoletani contro l’occupazione nazista tra il 27 ed il 30 settembre del 1943 che valse alla città la medaglia d’oro della Resistenza. All’epoca Lenuccia aveva 22 anni, era operaia ed era cresciuta in una famiglia antifascista.
lenuccia una partigiana del sudCoraggiosamente, offrì il suo sostegno umano e militare all’insurrezione, distinguendosi in particolare durante uno scontro armato contro i tedeschi per proteggere una fabbrica nel quartiere Materdei, e nella difesa del ponte della Sanità, il suo quartiere, che i nazifascisti volevano distruggere. Il suo contributo fu così significativo che ricevette la medaglia di bronzo al valor militare, combattendo come un uomo durante i quattro giorni di battaglie dove persero la vita 168 patrioti e 140 vittime civili. Nel 2011, 12 anni dopo la sua morte avvenuta nel 1999, il Ponte della Sanità le è stato intitolato ed ha preso il nome di PONTE MADDALENA CERASUOLO. Lenuccia, una ragazza del popolo, è divenuta l’emblema della forza di tutti i napoletani che si sono ribellati, di tutte le donne che hanno impugnato le armi per difendere il proprio paese ed il futuro proprio e dei propri figli. Lo spettacolo, magistralmente interpretato da MADDALENA STORNAIUOLO e LUIGI CREDENDINO, non ha solo il merito di ricordare una figura singolare e poco conosciuta della Resistenza, ma soprattutto è uno stimolo a non accettare con rassegnazione i soprusi e le ingiustizie, a rinunciare all’egoismo per fare posto al bene comune.
Il Presidio di LIBERA di Ovada è intitolato ad ANTONIO LANDIERI: Antonio è stato ucciso nel 2004, esattamente il 6/11/2004 a Scampia, mentre con alcuni amici si trovava all’interno di una sala giochi. Un commando camorrista fece irruzione nel locale, probabilmente per punire un gruppo di piccoli spacciatori. Antonio, disabile dalla nascita con difficoltà di deambulazione, non riuscì a fuggire e venne raggiunto da due colpi alla schiena. Egli venne “ucciso due volte”, poiché per anni non venne riconosciuto come vittima innocente di mafia ma considerato il vero bersaglio dei camorristi. Solo l’ostinazione della famiglia, ed in particolare del cugino Rosario, condussero alla verità ed alla riabilitazione della sua memoria. Per questo motivo, nel decimo anniversario della morte di Antonio, il Presidio ha deciso di invitare Rosario Esposito la Rossa ed i ragazzi di VODISCA TEATRO ad Ovada ed insieme all’associazione ANDEIRA, con il contributo del Centro per la Pace Rachel Corrie, del Comune di Silvano d’Orba e della SOMS di Silvano, organizzato la rappresentazione teatrale che si terrà lunedì 17 febbraio alle ore 21 presso il Teatro della SOMS di Silvano.
Nella mattinata del 17, Rosario e gli altri incontreranno gruppi di studenti delle scuole ovadesi, al LICEO PASCAL ed in altri istituti. Per informazioni, prenotazioni dello spettacolo, o per incontrare Rosario: presidio di LIBERA ANTONIO LANDIERI landieriovada@gmail.com, referente BISIO ANNA cell.342 8020381.

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