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Il Sindaco di Bosco dichiara alla stampa: lavoreremo!

Il Sindaco Angela Lamborizio, che in ogni caso ringraziamo per la sua presa di posizione pubblica, rassicura Libera a mezzo stampa e si impegna a lavorare per il bene confiscato di Bosco Marengo.
Sindaco Bosco MarengoE in condizioni ordinarie sarebbe più che sufficiente la parola di un Sindaco per tranquillizzare l’opinione pubblica su di un semplice problema di “vicinato” (vedi articolo apparso  su “Il Piccolo”del 26/11/2013). Trattandosi però di mafie, quando il problema di “vicinato” dopo più di tre anni non si risolve ancora, diventa lecito porsi dei dubbi su un eventuale clima intimidatorio diffuso e sopravvenuto ai normali problemi di vicinato. A prescindere dalla proprietà dell’immobile, il primo bene confiscato in provincia di Alessandria ha un forte valore simbolico per tutti coloro che credono nell’antimafia, ma evidentemente e per ragioni opposte, anche per tutti coloro chi si schierano dall’altra parte.
In ogni caso ricordiamo al Sindaco ed alla sua Giunta, che come da convenzione già stipulata, non serve attendere l’approvazione del bilancio comunale, in quanto i fondi per iniziare la prima parte dei lavori nel cantiere comunale sul bene confiscato (recinzioni, pozzo, cancelli, ricovero, ecc.)  sono interamente a carico delle associazioni di volontariato: il Comune deve solo dare l’incarico alle ditte già individuate, nel proprio cantiere, sulla sua proprietà, con il suo direttore dei lavori: a pagare le fatture ci pensano le associazioni !
Ma bisogna raccogliere tutte le volte 400 firme perché si muova qualcosa? Come cittadini non siamo purtroppo rassicurati per nulla. Attendiamo però fiduciosi la prova dei fatti, vicini a tutti i rappresentanti  delle Istituzioni che si riconoscono nello Stato democratico e pronti come sempre, laddove necessario, ad accompagnare chi sceglie di ribellarsi alla paura e a trovare assieme le modalità più sicure per la denuncia.

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