Quasi 900 persone, in parte con 13 pullman e in parte in treno, dalla provincia di Alessandria per la XVII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, con una grande partecipazione di Casalesi (circa 430) e una altrettanto grande accoglienza da parte dei “cugini” Genovesi. In tutto sono stati oltre centomila i partecipanti al corteo di Libera. Lo affermano gli organizzatori e la Questura di Genova ha confermato il dato.
“Negare, cancellare il concorso esterno in associazione mafiosa potrebbe far parte di una strategia”. Lo ha detto don Luigi Ciotti concludendo la manifestazione. Il concorso esterno “esiste – ha detto don Ciotti – ed e’ stato utile alla magistratura per incidere sulla zona grigia”.
“La mafia, le mafie – ha aggiunto Don Gallo, fondatore della Comunita’ di San Benedetto al Porto di Genova – possono fiorire, ingrandirsi. Mai come adesso perche’ oggi il nord e’ terra di conquista. Tutti i poteri sono coinvolti”.
“Il costante impegno nel rinnovare il ricordo delle donne e degli uomini vittime della criminalità mafiosa contribuisce a sottrarre alle organizzazioni criminali spazi e occasioni di penetrazione e di consolidamento nella società” ha scritto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato a don Luigi Ciotti. “L’assoluta fiducia nei principi di legalità e di giustizia professati nella quotidiana azione di Libera – scrive ancora il Capo dello Stato – costituisce un elemento essenziale per superare le sacche di opacità e di ambiguità che nutrono le più pericolose forme di delinquenza e umiliano la dignità di tanti onesti cittadini”. Il Presidente della Repubblica ha poi definito la 17/a Giornata della Memoria e dell’Impegno “una tappa significativa del cammino di crescita civile e di riscatto sociale avviato con tenacia e coraggio dall’Associazione Libera”.
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Rassegna Stampa
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