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L’operazione “Triangolo”, condotta da NOE e CFS di Alessandria e coordinata dalla DDA di Torino: cade un’altra importante tessera del domino delle “mafie del Nord”.

noeAlessandria – L’importante operazione dei Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Alessandria e del Nucleo Investigativo del Corpo Forestale dello Stato di Alessandria, ribattezzata operazione “Triangolo”, è scattata alle prime luci dell’alba di lunedì 8 giugno, nelle province di Alessandria, Pavia e Genova. I militari hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di 4 misure cautelari coercitive, 3 arresti domiciliari e 1 obbligo di firma, e 11 interdittive, divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali per un anno, emessa dal G.I.P. del Tribunale Torino.  Il domino delle “mafie del Nord” vede cadere un’altra importante tessera. E siamo convinti non sarà l’ultima. Già nei giorni successivi sono infatti emersi anche altri fatti rilevanti correlati, di cui è possibile avere riscontro anche dalla stampa locale:

Il Piccolo del 9 giugno 2015

La Stampa del 9 giugno 2015

La Stampa del 16 giugno 2015

La Stampa del 19 giugno 2015

Le indagini sono partite nel 2011, hanno coinvolto in tutto 130 uomini tra NOE e  CFS, sono state coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Torino, Direzione Distrettuale Antimafia, e hanno permesso di acclarare un ingente traffico illecito di rifiuti, terre e rocce da scavo, derivati da lavori pubblici nel settore stradale e ferroviario e in prevalenza provenienti da siti di bonifica a carattere regionale e nazionale del genovese, torinese e del basso Piemonte destinati illecitamente a cave e impianti di recupero della provincia di Alessandria.

Il territorio interessato è sempre lo stesso, già passato all’onore delle cronache in numerose altre operazioni ed indagini antimafia di questi ultimi anni: il triangolo compreso tra  Alessandria, Tortona e Serravalle Scrivia, che poi è anche il territorio di beni confiscati in passato (Bosco Marengo, Basaluzzo, Sale, ecc.) e di sequestri più recenti (Bosco Marengo, Pozzolo, Sale, Tortona, ecc).

Anche nel corso di questa ultima operazione sono stati posti sotto sequestro preventivo parte dell’impianto S.A.P. srl, di Alessandria, frazione Spinetta Marengo, l’impianto Busi Ugo, ad Alessandria, frazione Castelceriolo, l’idrotecnica cava ex Vidori di Tortona, l’idrotecnica centro di recupero di Tortona in strada Vecchia per Sale, la Cava Viscarda di Sale e 25 automezzi e semirimorchi.

Il valore dei beni sequestrati è stimato in dieci milioni di euro, mentre l’illecito volume d’affari perseguito risulta pari a euro due milioni. Il danno erariale relativo all’omesso pagamento del tributo di discarica ammonta a circa euro un milione. Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, a disposizione dell’Autorita’ Giudiziaria competente. Sono ancora in corso accertamenti rispetto al presunto danno alle matrici ambientali.

La misura coercitiva degli arresti domiciliari è scattata nei confronti di F. R., legale rappresentante dell’impresa Idrotecnica, socio accomandatario Edildertona s.a.s., socio nella Ruberto s.p.a. (ora s.r.l. in liquidazione), e dell’amministratore unico e legale rappresentante della Immobiliare Patrizia srl. di D.R., legale rappresentante della Ruberto s.p.a. (ora s.r.l. in liquidazione), gestore di fatto dell’impianto Idrotecnica. Obbligo di firma infine per F.M.C, dipendente della Franzosi Cave s.r.l.

Infine altre 11 misure cautelari interdittive del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali, sono scattate nei confronti di soggetti orbitanti nel settore movimento terra, gestione cave, centri di recupero/trattamento rifiuti, bonifiche ambientali e forniture di materiale inerte/edile.

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