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7 marzo 2016. “BeneItalia. Beni confiscati restituiti alla collettività”. I beni confiscati aprono le porte.

bannerI beni confiscati “aprono le porte”, iniziativa di Libera in collaborazione con centinaia di realtà cooperative e associative che gestiscono i beni in occasione del ventennale della legge 109 del 7 marzo 1996.
Lunedi’ 7 marzo oltre 100 appuntamenti in tutta Italia con visite guidate, incontri, biciclettate e iniziative sui beni confiscati alle mafie con la partecipazione di studenti, cittadini, associazioni, scout, parrocchie.

A BOSCO MARENGO (AL), DALLE 16 ALLE 18, “A MERENDA NEL BENE CONFISCATO“. STORIA E FUTURO DEL BENE CONFISCATO ALLE MAFIE DI CASCINA SAETTA IN BORGATA DONNA.

La visita a Cascina Saetta dopo la nevicata!

Vent’anni fa, il 7 marzo 1996, entrava in vigore la legge 109/96 per l’uso sociale dei beni confiscati alle mafie, grazie alla raccolta di un milione di firme promossa da Libera. Una legge che ha rappresentato uno spartiacque nella lotta al crimine organizzato sia nel metodo – saldando l’aspetto repressivo con quello rigenerativo e sociale – sia nei risultati, con la restituzione alla collettività di migliaia di beni rubati dai poteri criminali. Lunedi’ 7 marzo 2016 ricorrono 20 anni dall’entrata in vigore della legge sul riutilizzo sociale dei beni confiscati e nell’occasione Libera in collaborazione con le centinaia di realtà cooperative e associative che in Italia gestiscono i beni confiscati organizza “BeneItalia. Beni confiscati restituiti alla collettività”, una iniziativa di riflessione e confronto sul tema, dove si “aprono le porte” ai cittadini, alle scuole, ai giovani, alle istituzioni per accogliere, raccontare i risultati raggiunti ma anche evidenziare i nodi e le contraddizioni da risolvere. Oggi sono oltre 500 le realtà che gestiscono quelle terre e quegli immobili, con l’onere non indifferente di trasformarli in luoghi di lavoro, di formazione, di cultura, di accoglienza e servizio alle persone deboli. In una parola, di speranza. Lunedì 7 marzo oltre 100 appuntamenti in tutto il paese con visite guidate, incontri, biciclettate e iniziative sui beni confiscati alle mafie con la partecipazione di studenti, scuole, cittadini, associazione, scout, parrocchie con lo scopo non solo di far toccare con mano il valore di queste esperienze, ma anche di suscitare quell’impegno trasversale che da sempre garantisce il loro sviluppo e la loro continuità nello spirito di condivisione che ha sempre caratterizzato questo percorso.

VEDI QUI L’ELENCO DELLE INIZIATIVE IN TUTTA ITALIA

Inoltre domenica 6 marzo 2016 su Rai Uno ore 23,25 Speciale tg1 trasmetterà il documentario “Sono Cosa Nostra” di Peppe Ruggiero e Simone Aleandri che cura anche la regia prodotto da Rai Cinema e Clipper Media. Il documentario celebra il ventennale della legge 109 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle organizzazioni criminali, entrata in vigore il 7 marzo del 1996 grazie a una raccolta di milioni di firme promossa da Libera. Un viaggio nel Belpaese attraverso il racconto di storie di giovani e di cooperative su terreni e immobili confiscati alle mafie: uliveti a Cerignola, vigneti di alta qualità nell’alto Belice corleonese, apicoltura in una cascina sulle colline del torinese, un maglificio nell’avellinese, oppure luoghi di organizzazione criminale, come un bar di un quartiere di Milano. Con testimonianze tra gli altri di Luigi Ciotti, Daniela Marcone,Valentina Fiore, il magistrato Menditto.

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