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8 aprile 2018. 74° anniversario dell’eccidio della Benedicta e inaugurazione mostra “900 nomi”

Due vicende, quella della Guerra di Liberazione e della lotta contro la criminalità organizzata, che hanno molto in comune: “non è stata una scelta casuale quella di avere come ‘oratore’ ufficiale per la celebrazione del 74esimo Anniversario dall’eccidio nazifascista della Benedicta il fondatore dell’associazione antimafia Libera, Don Luigi Ciotti”. Queste le parole di Gian Piero Armano presidente della Associazione “Memoria della Benedicta” alla presentazione della giornata di memoria di domenica 8 aprile che inizierà alle 9,30 con la deposizione delle corone di fiori al sacrario (lungo la strada che da Bosio e da Voltaggio conduce alle Capanne di Marcarolo). Per proseguire poi al cortile della Benedicta con gli interventi del sindaco di Bosio Stefano Persano, di Gian Piero Armano, del vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti e del presidente della Provincia Gianfranco Baldi. L’orazione ufficiale sarà svolta da Don Luigi Ciotti ed avrà luogo intorno alle ore 11, dopo la celebrazione della S. Messa.

Un “oratore” importante, Don Luigi Ciotti, testimone del valore della “Resistenza” contro le associazioni mafiose. “Una conquista averlo per questa edizione – ha aggiunto Armano – Che vorrebbe poter diventare una caratteristica di questa giornata anche per i prossimi anni”. Secondo il presidente dell’associazione “Memoria della Benedicta” infatti questa funzione dovrebbe essere svolta da qualcuno che non guardi solo al ricordo del passato, ma che possa dare spunti per far rivivere anche nel futuro i valori che sono stati propri del ’43, ’44 e ’45. Un “valore aggiunto” per questa manifestazione – sono state le parole di Mariano Santaniello, presidente ISRAL- che ricorda una vicenda che è parte integrante della storia di tutta la nostra Provincia, ma soprattutto del territorio dove è stata vissuta. “Don Ciotti è portatore di quei valori umani che oggi tornano a mancare in luoghi non troppo distanti da noi”.

La collaborazione e la presenza dell’associazione Libera – che da oltre 20 anni tiene accesso un faro sulle mafie – si concretizza nella mostra allestita a Cascina Moglioni “900 NOMI. Vittime di mafia dal 1893 ad oggi”: due secoli di memoria grazie alla collaborazione dal territorio delle associazioni di Libera di Novi, Ovada e Alessandria.

Tra le novità di questa edizione 2018 c’è la partecipazione di 150 ragazzi accompagnati dalle famiglie della scuola alessandrina Angelo Custode, che parteciperanno anche ai cori durante la giornata del ricordo. “Una possibilità per aprire le porte ai giovani che è arrivata da Suor Gianna, direttrice della scuola Angelo Custode che è originaria di Bosio e che ha scelto di far vivere questa esperienza ai più piccoli”.

Domenica 8 aprile saranno presenti anche le istituzioni: “Alessandria ci sarà – conferma il sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco – perchè è un momento fondamentale e una memoria di coloro che hanno dato la vita per una cosa giusta, per la Libertà. Anche la città di Alessandria ha vissuto il terribile bombardamento del 5 aprile 1944, che qui voglio ricordare proprio per riaffermare il valore fondante di quei principi che devono continuare ad ispirare sempre le nostre azioni”.
“Un evento storico e un territorio da valorizzare – sono state le parole del presidente della Provincia Gianfranco Baldi – Che potrà esserlo ancora di più vista la buona notizia dello sblocco dei fondi dalla Regione per vedere ricominciare e portare a termine per il 2019 i lavori sul centro documentazione della Benedicta”. Affinchè “sia tutto finito e completo per la 75esima edizione del prossimo anno” ha concluso il consigliere provinciale Luca Rossi.

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