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“Vivere alla Grande”. Il gioco d’azzardo patologico in un film

Nell’ambito dVivere alla Grande - Alessandria e Acqui LOWel progetto “Io non gioco: una scommessa vincente”, realizzato dall’Associazione ParcivAL grazie alla collaborazione con Libera Alessandria ed al contributo della Fondazione SociAL, verrà proiettato il film “Vivere alla grande” che tratta del Gioco d’azzardo patologico.

L’iniziativa, che vedrà la partecipazione del regista Fabio Leli, si svolgerà martedì 5 aprile 2016 dalle 9 alle 12,30 presso la sala dell’Associazione Cultura e Sviluppo, in piazza de André, ad Alessandria. La proiezione, a cui seguirà il dibattito con il regista, è gratuita e rivolta agli studenti del triennio secondario superiore e alle classi terminali della Formazione professionale regionale. Per iscrizioni contattare Augusta Cavigliasso –  augusta.cavigliasso@gmail.com – indicando la classe o il numero di studenti partecipanti, con riferimento telefonico dell’insegnante accompagnatore.

La proiezione sarà poi replicata, sempre in presenza del regista, martedì 5 aprile alle 20.30 ad Tortona - Megaplex StardustAlessandria, presso la multisala Kristalli e a Tortona, presso la multisala Megaplex Stardust alle 21.15.

Quindi mercoledì 6 aprile presso il cinema Ariston di Acqui, al mattino alle 9 per le scuole, con altra replica alla sera, sempre ad Acqui presso il cinema Ariston.

Come nelle precedenti tappe del tour italiano, il regista Fabio Leli sarà presente sia alle proiezioni mattutine con gli studenti che a quelle serali con il pubblico, per rispondere alle domande sul film e alle curiosità dei presenti su un tema, come quello del gioco d’azzardo legalizzato, che sta modificando le abitudini e il modo di vivere di tanti cittadini italiani.

Vivere alla Grande analizza e documenta, in maniera spietata, la piaga sociale del gioco d’azzardo, il disfacimento progressivo della società italiana (famiglie, anziani e nuove generazioni), le gravi responsabilità della classe politica, il potenziale criminogeno collegato al settore, le lobby affaristiche, le patologie del gioco, la pubblicità ingannevole, l’omertà dei media, le collusioni con la criminalità organizzata e la solitaria battaglia contro il gioco d’azzardo, combattuta da pochi coraggiosi.

Definito da Repubblica “una ricognizione minuziosa e mai vista prima di un problema sociale che ha molti versanti oscuri”, il film arriva per la prima volta in Piemonte dopo le proiezioni in Trentino, Marche, Puglia, Veneto, Campania, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Sicilia.

Un’occasione imperdibile per porre l’attenzione su un fenomeno senza controllo che sta distruggendo tante famiglie italiane e generando diseconomia e malessere sociale.

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