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7 luglio 2011 Prossima fermata Alessandria “La ‘ndrangheta sotto casa”

 

La ‘ndrangheta sotto casa? Se n’è discusso Giovedì 7 Luglio con Prossima Fermata Alessandria.
Organizzata da Prossima fermata Alessandria, si é tenuta ieri sera, all’Officina di Largo Catania, un’assemblea pubblica sul tema delle
infiltrazioni mafiose nel nostro territorio, dal titolo “La n’drangheta sotto casa”.
Relatori erano Mario Portanova, autore del libro “Mafia a Milano, Sessant’anni di affari e delitti”, Massimo Cogliandro, segretario provinciale degli edili CGIL e Carlo Piccini, coordinatore provinciale di Libera.
Presentata da Gianni Ivaldi e moderata da Mauro Cattaneo di Prossima fermata Alessandria, la serata é stata arricchita dagli interventi del pubblico, esponenti di partiti, movimenti e associazioni, e cittadini interessati ad approfondire la conoscenza di un fenomeno troppo a lungo sottovalutato o minimizzato.
Dalle relazioni e dal dibattito é emersa una situazione preoccupante:
Portanova ha fatto notare come il fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel Nord Italia abbia avuto inizio almeno sessant’anni fa e come non sia affatto vero che “da noi la mafia non spara” citando numerosi fatti di sangue accaduti negli ultimi anni.
Che il fenomeno non debba essere sottovalutato lo ha affermato anche
Cogliandro che ha raccontato l’esteso regime di illegalità che interessa le imprese edili del territorio, ben ottomila, un numero più elevato di quello dei dipendenti messi in regola. Lavoro nero, mancanza di sicurezza, un regime diffuso di subappalti e, soprattutto, la mancanza di una seria e attenta monitorizzazione del fenomeno da parte delle autorità costituiscono un terreno ideale per le infiltrazioni della n’drangheta, attiva soprattutto nel settore del movimento terra, basilare per l’edilizia.
Da più parti si é proposto un osservatorio sulle attività mafiose che oggi sembrano molto spesso aver superato la fase dell’infiltrazione avendo di fatto permeato alcuni gangli vitali, fra cui, in molti casi, anche le amministrazioni pubbliche.
Portanova ha concluso con una nota positiva: non bisogna sottovalutare il fenomeno, ma non si deve nemmeno credere che la n’drangheta e le altre mafie siano invincibili. Il contrasto é possibile e la monitorizzazione del territorio da parte dei cittadini che convoglino informazioni in un osservatorio territoriale può essere lo strumento vincente.

8 luglio 2011
(tratto da www.radiogold.it)

Rassegna Stampa

6 luglio 2011 Il Piccolo La ndrangheta sotto casa

11 luglio 2011 Il Piccolo Prossima fermata Alessandria  La mafia, stupore fuori luogo

11 luglio 2011 Il Piccolo Libera e il Comune

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