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27 giugno 2011 COMUNICATO STAMPA

Il 30 giugno a Palazzo Ghilini

IL MESSAGGIO DI LEGALITÀ DI LIBERA ALLA PROVINCIA DI ALESSANDRIA

 Le 12 ordinanze di custodia cautelare emesse nell’operazione “Maglio 3”, condotta all’alba di lunedì 27 giugno dai carabinieri del Ros per decapitare le “locali” di ‘ndrangheta della Liguria, risultano direttamente collegate alla “locale” del Basso Piemonte e all’operazione “Maglio”, che la scorsa settimana ha portato all’arresto di 7 persone in provincia di Alessandria. Una nuova conferma del fatto che, dal punto di vista della criminalità organizzata calabrese, il basso Piemonte è collegato più alla Liguria che al Piemonte, come peraltro era già emerso negli anni Ottanta e Novanta con Cosa Nostra siciliana.

Le operazioni dell’ultimo anno in Lombardia, Piemonte e Liguria rappresentano un’attesa controffensiva al Nord dello Stato contro l’anti-stato. E se questo non può che rappresentare un segno di speranza sul futuro del nostro Paese, dall’altro preoccupa, perché è l’ennesima conferma dei timori di una avanzata colonizzazione in atto delle regioni del Nord-ovest da parte della ‘ndrangheta. Una ragione di più per non fermarsi e per continuare nell’azione di formazione, informazione ed impegno con Libera e con l’antimafia sociale, oltre che a sostegno di magistratura e Forze dell’Ordine.

Intanto, l’ultima tappa di “Uniamo la Provincia”, progetto sostenuto da Libera, UISP e Avviso Pubblico, brillantemente condotta dai podisti capitanati da Fiorenzo e Paolo Piccinini, si è conclusa davanti a Palazzo Rosso ad Alessandria, dove erano presenti la Vicepresidente della Provincia di Alessandria, Rita Rossa, e l’Assessore alle Politiche Sociali, Maria Grazia Morando, con la consegna al Sindaco di Alessandria, Piercarlo Fabbio, del messaggio di legalità già consegnato nelle scorse settimane agli altri 189 sindaci della provincia, per ricordare che le mafie oggi sono radicate al Sud ma fanno affari al Nord, tentando costantemente di infiltrarsi, sfruttando la storica sottovalutazione ed impreparazione culturale del Nord nell’affrontare questa piaga.

    

Sul sito http://fiorecorsa.blogspot.com è possibile leggere la cronaca e vedere le foto di queste 60 tappe di sport, turismo e legalità, attraverso 1100 km di strade della nostra provincia e dei suoi 190  Comuni.

Per la conclusione ufficiale del progetto, giovedì 30 giugno, alle 18.30, presso la Sala Giunta di Palazzo Ghilini ad Alessandria, i protagonisti di questa impresa lasceranno il loro messaggio di legalità anche all’amministrazione provinciale.

Nella stessa occasione, Paolo e Fiorenzo consegneranno alla presidente del Comitato Beni Confiscati Libera Piemonte Onlus, Maria Josè Fava, le offerte da loro raccolte in queste settimane, che costituiranno un prezioso contributo ai lavori di ristrutturazione di Cascina Saetta, il bene confiscato alle mafie a Bosco Marengo (AL) ed intitolato al giudice Antonino Saetta e al figlio Stefano. Lavori che, risolti gli ultimi passaggi amministrativi con il Comune di Bosco Marengo, potranno prendere il via nel corso dell’estate.

Al termine della breve cerimonia, sarà anche possibile degustare alcuni vini di Libera Terra ottenuti da agricoltura biologica, che le Cooperative di Libera producono sui terreni confiscati alla criminalità organizzata in Puglia e Sicilia.

Il Piccolo 27 giugno 011  “Di corsa contro le mafie (senza nominare Caridi)”

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