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Libertà è partecipazione

 Venerdì sera 6 marzo a Ovada
grande partecipazione alla presentazione de Le Ribelli di
Nando dalla Chiesa,

diventato ormai quasi un classico

dell’8 marzo. Non un 8 marzo “brulicante di mimose
giulive e auguri auguri”, citando lo steso Dalla Chiesa,
ma un 8 marzo che dia un senso al cammino di liberazione
delle donne. 
E a Ovada è stata grandissima Michela Buscemi con la sua
storia di liberazione personale, dall’infanzia
(soprav)vissuta allevando 9 fratelli più piccoli in un
“diroccato” di Palermo, fino alla costituzione di parte
civile al maxiprocesso, facendo commuovere tutta la platea
senza mai sconfinare nella teatralità e nell’artifizio.
Anche perché non sarebbe davvero servito. La vita reale,
purtroppo, a volte travalica ogni immaginario. Ed alla vita
reale, drammatica ma alla fine vittoriosa, di Michela
Buscemi, credeteci, non sarebbe letteralmente pensabile
aggiungere dell’altro. 
E se Michela ha vinto e sta vincendo giorno dopo giorno la
sua battaglia, noi che partiamo da posizioni infinitamente
più favorevoli non possiamo davvero essere da meno e far
finta di non vedere come il metodo mafioso, in totale
antitesi al metodo democratico, tenti più che mai, giorno
dopo giorno, di infiltrare la nostra società per
diffondersi come un cancro: più violentemente al sud, dove
la malattia è endemica, più subdolamente al nord, dove
talora è ancora asintomatica ma tenta di mettere radici,
nella quotidiana disattenzione delle coscienze prima ancora
che nel territorio. 
L’antidoto c’è. Non è sempre efficace al 100%, ma
è il meglio che la società umana abbia potuto produrre
negli ultimi 3000 anni di civiltà: si chiama Democrazia e
può essere particolarmente efficace sulle coscienze
attente e le menti sveglie. Ci vuole solo il coraggio di
guardare in faccia ai sintomi ed ammettere la malattia a se’
stessi… Coraggio! Iniziamo la cura finchè siamo in
tempo! 

Carlo Piccini

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